In questo periodo di crisi per una piccola o media impresa è fondamentale gestire il “working capital” aziendale nel migliore dei modi.
Il working capital aziendale ovvero la liquidità operativa disponibile, data dalla differenza fra le attività e le passività di breve periodo dell’impresa, è cruciale per la sopravvivenza del business.
Le attività quali i crediti a breve termine debbono essere incassate quanto prima possibile, nel caso in cui l’azienda si trovi nell’impossibilità di reperire risorse monetarie a breve termine.
Il recupero dei crediti necessita dell’ausilio di un valido Avvocato, risorsa preziosa per gli imprenditori in un periodo nel quale la PMI ha bisogno di mantenere il focus sulle attività operative che garantiscano la sopravvivenza del business fino alla fine del periodo di crisi finanziaria.
In questo scenario però, il ruolo dello Studio Legale di riferimento non può e non deve limitarsi esclusivamente ad azioni meccaniche di recupero crediti ma potrebbe assumere il ruolo di vero e proprio consulente d’impresa.
L’Avvocato può infatti consigliare l’impresa in difficoltà su quali azioni legali intraprendere oppure no al fine di ottimizzare il recupero dei crediti riportati a bilancio. Va infatti tenuto conto che un fornitore o un cliente importante costretto a saldare la posizione debitoria aperta potrebbe a sua volta trovarsi in grave difficoltà a seguito dell’azione legale. Agire legalmente comporterebbe inoltre un aumento dei costi che entrambe le parti dovranno sostenere nonchè un inasprimento dei rapporti fra le due aziende che in realtà possono avere bisogno l’una dell’altra.
E’ sempre più difficile trovare fornitori fidati e qualificati e decidere o meno di tentare le vie legali deve essere analizzato prevedendo l’impatto sulle proprie attività, i costi da sostenere, la probabilità di successo ed é sempre consigliabile chiedere un parere legale in merito.
In questo scenario finanziario è dunque cruciale avvalersi del supporto di uno Studio Legale che assuma un ruolo di mediatore fra le parti e che possa, entrando in sintonia con l’imprenditore, garantire che le azioni di recupero credito non incrinino la catena del valore di entrambe le società.